sabato 31 maggio 2014

Locke



Locke ( UK, USA 2013, 85 ' )

Regia: Steven Knight
Genere: drammatico
Interpreti: Tom Hardy

Ivan Locke (Hardy) è un valido capocantiere e all'indomani della più grossa colata di calcestruzzo d'Europa, sale a bordo del suo BMW X-5 e si mette in viaggio da Birmingham a Londra.
La tratta, sebbene non sia impegnativa poichè richiede soltanto 2 ore di viaggio, rappresenta per Ivan una palingenesi. Morte e rinascita. Un uomo solo al volante nella notte pone in discussione tutti i fondamenti della sua vita coniugale, lavorativa e familiare, in nome di un sentimento di granitica responsabilità.
Ivan telefona al suo direttore dei lavori (voce di Ben Daniels) informandolo che rinuncia alla supervisione della colata mettendo quest'ultimo nei guai di fronte ai finanziatori statunitensi del progetto. Gestirà egregiamente al telefono questa crisi grazie all'aiuto del suo braccio destro irlandese (voce di Andrew Scott).
Il motivo del viaggio di Ivan si comprenderà nei minuti successivi, nel momento in cui riceve la chiamata di Bethan (voce di Olivia Colman), una avventura di una notte. L'unica macchia di Ivan in 15 anni di corretta vita coniugale. Bethan sta per partorire il loro bambino.
La ferrea onestà di Ivan gli imporrà di chiamare sua moglie (voce di Ruth Wilson) per informarla di tutto e comunicarle la sua volontà di assumersi le responsabilità derivanti da quella sua singola debolezza.
Nonostante la stasi della location, la pellicola riesce a svilupparsi in modo armonico consentendo al pubblico di apprezzare le capacità introspettive del protagonista sia attraverso i dialoghi con gli altri personaggi sia attraverso i monologhi del protagonista con il defunto padre. Lo spettatore viene catapultato nell'abitacolo di Ivan, sedendovi accanto e compiendo con lui un viaggio che nasce come una discesa agli inferi ma che donerà spunti di speranza. La scelta del regista di far svolgere la storia in tempo reale con le riprese conferisce al plot concretezza e verità palpabile.
La caratura recitativa di Tom Hardy è eccezionale, è lui il perno fondamentale sul quale si innestano tutte gli aspetti della sceneggiatura (dello stesso regista).
Pellicola interessante che merita un attento ascolto, più che la sua visione.

Stelle (da 0 a 4) = 3 e 1/2


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