domenica 22 maggio 2016

Drive







Drive ( USA, 2011, 100 ' )


Regia: Nicolas Winding Refn
Genere: drammatico / noir
Interpreti: Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston, Albert Brooks, 
Oscar Isaac, Ron Perlman, Kaden Leos

Un uomo venuto dal nulla (Gosling), si guadagna da vivere facendo il pilota stuntman e riparando automobili al soldo di Mr. Shannon (Cranston). La notte, più per adrenalina che per denaro, fa l'autista di rapine in supporto della peggior feccia di Los Angeles. 
Il suo talento per le auto è il perno delle aspirazioni imprenditoriali di Mr. Shannon, il quale ha in mente di costituire una scuderia automobilistica per le corse nella NASCAR; chiederà per questo un aiuto economico ad una coppia di malavitosi, Bernie (Brooks) e Nino (Perlman), coi quali ha tristemente avuto a che fare in passato.
Accanto all'appartamento del pilota vive Irene, con il suo piccolo Benicio (Leos): è spontaneamente amore. 
La vicenda si complica quando, una volta scontata la sua pena in prigione, rientrerà a casa il marito di Irene, Standard (Isaac). Per amore di Irene e per proteggere il piccolo Benicio, il pilota accetterà di accompagnare Standard in un'ultima rapina.
Seppure ci si aspetti da un thriller una prevalenza di toni e ritmi serrati, ciò che ruota attorno alla regia non è nient'altro che l'umanità del protagonista. A dispetto della sua mimica glaciale, il pilota è un cavaliere contemporaneo: un eroe tragico che subisce suo malgrado il male che lo circonda. La luce di Irene e Benicio viene offuscata dallo squallore di Standard, Bernie e Nino. Il pubblico non assiste semplicemente allo svolgersi della trama, bensì partecipa alla vicenda umana del pilota, sulle scelte del quale si innestano tutti gli eventi.
La camera è quasi sempre fissa su di lui, quasi come se il regista volesse farci penetrare nei suoi pensieri, o le sue paure. L'uso dello slow motion e delle luci rende l'esperienza narrativa totalizzante. Non a caso Winding Refn vince alla 64esima edizione del Festival di Cannes il premio per la miglior regia.
La colonna sonora stigmatizza efficacemente i momenti salienti del film, colpendo per i suoi toni inaspettatamente aulici, in grado di rafforzare la scarna mimica facciale di Gosling. 
"Oh My Love" (Katyna Ranieri) durante la scena in pizzeria, fa semplicemente tremare.
Provare per credere.

Stelle (da 1 a 4) = 3 e 1/2