lunedì 16 gennaio 2012

Somewhere



Somewhere, ( USA 2010, 98 ' ).
Regia: Sophia Coppola
Genere: drammatico
Interpreti: Stephen Dorff, Elle Fanning, Chris Pontius, Benicio Del Toro

Johnny Marco ( Dorff ) è un attore sulla cresta dell'onda che impone la sua immagine nel jet set del cinema hollywoodiano.Vive nel leggendario Chateau Marmont Hotel ,dove perse la vita John Belushi in seguito ad un'overdose. Le sue giornate sono occupate da alcol, donne, macchine veloci e folle di fan. Rinchiuso nel mondo artificiale dello spettacolo Johnny perde il contatto con la realtà fino a quando non si trova a doversi prendere cura della figlia undicenne Cleo( Fanning ).La pellicola è chiaramente autobiografica: la piccola Cleo-Sophia si ritrova a contatto con un mondo spersonalizzato, vuoto e privo di affetti dove l'unico appiglio potrebbe essere Johnny-Francis: ciò accade per pochissimo tempo.Le atmosfere minimali, la sceneggiatura scarna, la trama inesistente e collocata in uno spazio-tempo sopseso fanno si che lo spettatore venga trasportato non nella realtà di Cleo quanto nell' inconscio di Sophia ( la scelta delle lenti Zeiss usate dal padre durante le riprese di Rusty il Selvaggio traducono in visione quest'intento ).Il merito della regista è dunque quello di narrare al pubblico il suo mondo interiore in maniera garbata, non-urlata.Si apprezza la critica che 'artista muove nei confronti del divismo europeo dove Chiatti, Frassica, Ventura e Marini non possono altro che essere le parodie macchiettistiche di loro stessi.Tuttavia le tematiche affrontate risultano ripetitive per tutta la durata del lungometraggio: vuoto di valori; abbandono;mancanza di una figura paterna.Quest'impianto eccessivamente Sophia-centrico si aggroviglia in una matassa di situazioni irrisolte che rende questo film inutilmente lungo ed in fin dei conti risparmiabile.

Stelle ( da 1 a 4 ) = 2 e 1/2

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